Un’ordinanza ministeriale, in attesa della legge, per combattere il pericolo di avvelenamento degli animali selvatici e domestici a causa dei bocconi avvelenati. Le informazioni sui siti derattizzati devono essere pubblicizzate con 5 giorni di anticipo.
Una nuova ordinanza ministeriale è stata emanata contro le polpette avvelenate che stanno facendo una vera e propria strage di animali domestici e selvaggi.
Potete trovare l’ordinanza al link del sito del ministero.
In data sedici luglio di quest’anno è stata difatti pubblicata sulla Serie Generale della Gazzetta Ufficiale n. 165, la nuova Ordinanza “regole sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi velenosi” del tredici giugno 2016.
Le modificazioni, che sono consone alle normative della Ue in materia, sono state considerate opportune siccome, seppur calati, seguono i casi di avvelenamento nei confronti di animali.
Cambiano innanzitutto le procedure per l’attivazione dell’allarme in maniera tale da evitare che altri animali siano vittime di queste barbare trappole o che ignari bimbi mettano seriamente in pericolo la propria salute venendo a contatto con i bocconi killer.
Tra gli aggiornamenti c’è innanzitutto l’esigenza di segnalare il nome dell’antidoto negli avvisi pubblici che segnalano le operazioni di derattizzazione eseguite dalle ditte specializzate; l’indicazione, per gli Istituiti Zooprofilattici, di dare un refererto nelle prime 48 ore dal ritrovamento del corpo dell’animale e l’esito della necroscopia; disposizione per il Sindaco di identificare le modalità di bonifica del luogo in merito entro 48 ore dalla ricezione del referto dell’Istituto Zooprofilattico che non esclude il sospetto di avvelenamento e non che lo prova, come d’altro canto atteso dalla Ordinanza anteriore.
Il Sindaco, utilizzando cartelli all’uopo dovrà indicare la presenza sospetta presenza di esche avvelenate nella zona. Infine dovrà rendere disponibile la modulistica adibita alla segnalazione e la refertazione dei casi di avvelenamento, in modo da rendere omogenee le attività su tutto il territorio italiano.
Utile anche il sito della LAV (La lega antivivisezione) che avverte su come proteggere gli animali in caso di esche avvelenate. L’attenzione è la regola numero 1. Vengono descritti anche i sintomi dell’avvelenamento per riconoscerlo e poter agire tempestivamente.
L’Ordinanza sarà fruttuosa per dodici mesi, un tempo bastante per approvare una legge in merito.
“La proroga è un atto necessario per prevenire e lottare i bocconi avvelenati – afferma la responsabile LAV Area Animali domestici, Ilaria Innocenti, – Ma per fare in modo che i provvedimenti dell’ordinanza siano realmente efficaci è necessario che le regole in essa vengano trasformate in legge il prima possibile affinchè divengano definitive e senza scadenza e per dare una giusta sanzione al trasgressore.
La nuova normativa completa e integra la precedente. Anche la definizione viene ritoccata, andando a comprendere anche i bocconi che contengono vetri, metalli o materiale esplosivo. E’ vietato quindi l’utilizzo o l’abbandono nel territorio di qualsiasi boccone che possa ledere, avvelenare o provocare la morte di chi lo ingerisce.
Nell’ordinanza leggiamo: Le operazioni di derattizzazione e disinfestazione, eseguite dalle
imprese specializzate, devono essereeffettuate attraverso l’utilizzo di prodotti che devono essere autorizzati e con modalità che non devono recare danno in alcun modo alle persone e ad altre specie animali che non sono bersaglio diretto. Queste operazioni vanno esposte attraverso cartelli pubblicitari con almeno 5 giorni di anticipo.
Ci sono diverse trasmissioni che si occupano di fauna, animali e soprattutto dell’animale domestico per eccelenza: il cane. Tra queste ricordiamo “Dog Whisperer – Uno psicologo da cani” che va in onda su Nat Geo Wild, canale Sky e “Cani in cella” su Animal Planet.
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