Il regista Michael Moore ha presentato al festival di Toronto il suo ultimo film inchiesta “Where to Invade Next” (Dove invadremo poi). La convinzione del regista è che ci sia un grande cambiamento in atto, non solo negli USA ma in tutto il mondo e che dobbiamo imparare dall’Europa.
Nemmeno il tempo di chiudere la pratica la 72º Mostra di Venezia, che l’interesse del globo cinematografico ha varcato l’oceano per sbarcare in Canada, dove è da poco iniziato il Toronto International film Festival, aperto proprio da Michael Moore con il suo Where to Invade Next, un docu-pellicola cinematografica nello stile tipico del regista.
“Where to Invade Next” non è solo un film sull’industria bellica ma un compendio dei principi di Michael Moore: dalla convinzione che gli uomini sono esseri umani ovvero incentrati sull’essere piuttosto che esseri facenti, incentrati sul fare. L’idea che lo stigma del socialismo ha trattenuto gli americani dal provvedere per tutti i suoi cittadini una buona educazione, una vita soddisfacente e con bassi livelli di stress, oltre alla possibilitá di poter accedere a cure mediche per tutti.
Michael Moore continua: “Desideravo girare una pellicola che fosse dalla parte della gente. Invadiamo Paesi che non conosciamo e proponiamo valori che pensiamo siano migliori di altri.
Le guerre fioriscono dalla disinformazione. non parlare con le persone. In Islanda per esempio le donne hanno raggiunto completamente la parità dei sessi, nella vita pubblica, sul lavoro e nel mondo degli affari. Questo per dire che le rivoluzioni avvengono in tempi molto brevi. I politici devono essere capaci di intercettarle per propagare ottimismo.”
Il regista prosegue: “Questa mia ultima pellicola la chiamo Mike’s Happy Movie (Il film felice di Mike) perchè stanco di guardare solo nei problemi degli Stati Uniti. Sono convinto che un vero cambiamento sia in atto, non solo in America, ma dappertutto. ”
E’ cominciato il passato dieci settembre 2015 il Festival di “Toronto International Film” cioè il famoso festival del cinema canadese, che si tiene nel corso di ogni anno a Toronto che inizia il martedì dopo al Labour Day cioè la Festa del Lavoro che viene celebrata il 1° lunedì del mese di settembre.
A inaugurare l’edizione di quest’anno del festival è stato il famoso interprete del cinema americano Jake Gyllenhaal con “Demolition” di Jean-Marc Vallée ma, è proprio necessario sottolineare, che non era lui la stella più attesa dal pubblico ma al centro dell’attenzione di migliaia di fan al Toronto International fil Festival è stato il famoso regista, sceneggiatore, interprete e produttore cinematografico Michael Moore. Un regista poliedrico ed eclettico che è anche scrittore e autore per il piccolo schermo americano , artista di talento e vincente dell’Oscar al miglior documentario con Bowling a Columbine e della Palma d’oro al Festival di Cannes con Fahrenheit 9/11.
Il regista al festival di Toronto ha presentato “Where to Invade Next”, la nuova pellicola cinematografica che parla di molti dei problemi sociali americani. Un film che sarà distribuito nei cinema il prossimo mese di ottobre.
Il regista si è pronunciato dicendo: “Da decine di anni viviamo in una specie di necessità di avere un nemico costante, c’è la necessità di identificare quale sarà il prossimo nemico, in maniera da alimentare e sostenere il grandissimo apparato militare e il business bellico, garantendo gli affari di chi ha interessi in questo settore.
Il trailer ufficiale di Where to Invade Next