Troppe ore davanti alla tv oppure davanti al computer possono esporre al rischio di embolia polmonare mortale secondo uno studio di Toru Shirakawa dell’Università di Osaka, in Giappone.
Passare troppe ore seduti di fronte alla televisione espone ad un crescita del pericolo di embolia polmonare mortale. Lo svela una ricerca studiata da Toru Shirakawa del dipartimento di medicina Sociale dell’Università di Osaka, in Giappone, durante il congresso della Società europea di cardiologia (Esc) che si svolge proprio in questo momento a Londra, nel Regno Unito.
Le ricerche, durate per diciotto anni dove hanno partecipato più di 86 mila individui di età compresa tra i quaranta e i settantanove anni, avrebbe mostrato che passare cinque o più ore quotidiane di fronte al piccolo schermo accresce di 6 volte il pericolo di patire un’embolia polmonare mortale rispetto a chi, d’altro canto, si limita a stare di fronte alla televisione per meno di due ore e mezza. Tra coloro di età compresa tra i sessanta anni o meno, le differenze erano ancora più accese.
Nel corso dell’osservazione ci sono stati 59 morti proprio per embolia polmonare.
I medici cardiologi avvisano che la sedentarietà che deriva dal passare così tanto tempo di fronte alla televisione o a giocare di fronte al computer, può determinare rischi di coaguli di sangue, per l’appunto l’embolia polmonare mortale, in modo normale associati a viaggi a lungo raggio.
“Abbiamo dimostrato che rimanere seduti a guardare il piccolo schermo per molte ore può essere un comportamento pericolosono fino al decesso per embolia polmonare. La correlazione tra il rimanere seduti in maniera prolungata e l’embolia polmonare è stata già dimostrata tra chi utilizzava i rifugi antiaerei a Londra nel corso del 2° scontro mondiale. Al giorno d’oggi, un volo a lungo raggio in classe economy è una causa ben nota di questa patologia, che non affatto è chiamato sindrome da classe economica’. In Giappone sta aumentando in misura esponenziale il numero di individui che guarda il piccolo schermo per molteplici ore, oppure sostituisce la televisione con lo smartphone e tecnologie simili per intrattenersi”, ha spiegato Toru Shirakawa, principale studioso della ricerca.
L’embolia polmonare è una patologia grave, talvolta mortale, – spiega ancora lo scienziato giapponese – che si caratterizza dall’inattesa comparsa di sintomi come dolore toracico o problemi di respirazione. È determinata da un’ostruzione delle arterie polmonari da parte di coaguli di sangue, generalmente formati nei vasi delle gambe. Sono disparati gli elementi di pericolo, ma bisogna considerare che rimanere seduti per lunghe ore è una delle cause di pericolo da non sottovalutare.
“L’Immobilità delle gambe nel corso della visione della televisione può chiarire in parte la questione. Come prevenzione del verificarsi di un’embolia polmonare, si suggerisce lo stesso comportamento che si utilizzava contro la sindrome da classe economica. Vale a dire, fare delle pause, alzarsi, e camminare anche durante il corso della visione di un film del piccolo schermo”, ha aggiunto Toru Shirakawa.
Come abbiamo detto un lungo volo in classe economica è una nota causa di embolia polmonare e il dottor Shirakawa ha aggiunto: “Il fatto è che la maggior parte delle persone sono maggiormente soggette a guardare per lunghe ore la tv piuttosto che prendere lunghi voli aerei intercontinentali. Comunque per prevenire l’embolia polmonare consigliamo le stesse raccomandazioni che si fanno per la sindrome da classe economica, ovvero fare diverse pause, camminare e bere acqua per rimanere sempre ben idratati. E’ molto importante bere acqua per evitare la disidratazione“.
Un ulteriore commento proviene dal professor Jeremy Pearson, direttore medico associato della fondazione cardiaca britannica: “Anche se non avvisiamo la popolazione dei rischi alla salute nel guardare la televisione, le persone che passano molte ore in fronte al piccolo schermo dovrebbero considerare l’impatto che questo comportamento provoca per il loro cuore. Tutti i tipi di comportamenti sedentari e inattività fisica aumentano il rischio di problemi cardiovascolari, compresi attacchi cardiaci e infarti, così è importante fare pausa di almeno 10 minuti ogni ora.”
Gli studiosi hanno considerato anche di altri elementi come età, sesso, ipertensione, diabete mellito, fumo, alcol, indice di massa corporea e attività fisica sportiva.
I suggerimenti sono al solito gli stessi: buon senso e moderazione. E certamente qualche ora al giorno consacrata a fare una camminata all’aria aperta.