Pamela Anderson, 48 anni, è malata e ha rischiato di morire per colpa di un’epatite C contratta nel 2002 per un ago infetto durante la realizzazione di un tatuaggio.
Un’odissea che prosegue da sedici anni per Pamela Anderson. L’attrice, diventata importante per merito della serie di culto degli anni ‘novanta “baywatch “, nel 2002 ha contratto l’epatite C e da quel momento lotta contro la patologia che più volte le ha fatto rischiare il decesso.
Pamela Anderson potrebbe liberarsi dell’epatite C già dal prossimo mese grazie a una nuova terapia anti-virale.
L’attrice ha aggiunto: “Non ho alcun danno epatico e non ho effetti collaterali. Vivo la mia vita nel modo che voglio ma la patologia può eventualmente causarmi problemi in futuro e quindi trovo davvero una benedizione questo nuovo farmaco. Ci sono quasi.”
Come ha fatto conoscere al suo pubblico attraverso un’intervista a “People“, è stato un ago infetto utilizzato nel corso di un tatuaggio realizzato assieme all’ex sposo Tommy Lee a essere responsabile del problema di salute. L’ex baywatch, che non ha mai perduto la speranza, ora sembra sia molto vicina alla guarigione Per merito di un nuovo tip di trattamento terapeutico: “Sono estremamente fortunata a essere sopravvissuta all’epatite C. Sedici anni fa me la presentarono come una condanna a morte. Credo che tutto questo sia stato estremamente fondamentale per la mia autostima. Anche se chi mi guardava da fuori mi ha al solito notatata con molta fiducia in me stessa, io mi sentivo realmente come se una nuvola nera mi sovrastasse senza mai darmi tregua“.
“Sto vivendo la mia esistenza nel modo che desidero – ha spiegato ancora la Anderson – ma la patologia potrebbe determinare delle difficoltà, dunque l’opportunità di sfruttare questa nuova medicina è davvero una benedizione. Mi trovo a metà del cammino. Sono realmente trepidante, sono contenta e benedetta“.