E’ risaputo che, durante l’estate, malgrado le case farmaceutiche siano molto attente a dosi e posologie di solito più light e tollerabili, assumere la pillola anticoncezionale causa disequilibri ormonali, per questa ragione molte donne la rifiutano, per non ingrassare o avere problemi di acne alla pelle, per quanto siano passeggeri.
Bisogna però ricordare, che oltre agli ripercussioni conosciute, la pillola anticoncezionale sarebbe in grado anche di generare benefici nel lungo periodo, poiché diminuisce il pericolo collegato all’insorgere di tumori ubicati nell’utero o nelle ovaie. Secondo una fresca ricerca per la conduzione di Oxford, assumere regolarmente la pillola in argomento sarebbe d’aiuto per avere un incidenza di tumori più bassa rispetto di metodi alternativi, con risultati statistici che raggiungo addirittura il 50%.
Questa ricerca, con la conduzione degli studiosi di Oxford ha posto in esame una larghissima letteratura scientifica precedente, che consiste in trentasei studi differenti condotti su un campione di 36mila persone, scoprendo in questo modo la connessione tra assumere la pillola anticoncezionale e una minore casistica delle forme di tumore a carico del sistema riproduttivo femminile. Secondo il grafico statistico disegnato dagli scienziati, basterebbero cinque anni di assunzione regolare della pillola per favorire una riduzione di una probabilità di contrarre un tumore all’utero o alle ovaie pari al 25%, con una protezione che dura per circa trent’anni cominciando dalla terminazione dell’assunzione della pillola.
Sicuramente, questa ricerca, pubblicata su Lancet Oncology, dovesse incontrare altre conferme sperimentali, potrebbe forse essere un incentivo a un maggiore utilizzo della pillola anticoncezionale in modo più esteso, lasciando così in secondo la ripercussione collaterale come le erezioni sulla pelle, o l’aumento adiposo e la variazioni ormonali.
The Lancet (bisturi in inglese) è una prestigiosa rivista britannica fondata nel lontano 1823 e pubblicata settimanalmente in diversi ambiti medici.