Interrati i vecchi 118, 113, e 115. Lunga vita al 112 al quale verranno smistate tutte le emergenze
E’ morto il 118. Va in cantina il numero d’aiuto della sanità. L’amministrazione pubblica d’epoca renziana, tramite un varo del Senato, elimina i vecchi numeri telefonici utilizzati per le emergenze e centralizza tutti i servizi con un numero unico a cui telefonare in caso di necessità. Eliminati anche il 113 della centrale di Polizia e il 115 dei pompieri. Una vero aggiornamento che muterà le abitudini dei nostri cittadini e alle quali tutti dovremo adeguarci da quest’oggi. Certo esiste il pericolo di ingarbugliarsi, perlomeno al punto di sbagliare numero fino a quando l’abitudine non otterrà il sopravvento e innanzitutto, le persone non avranno familiarità con il nuovo numero da digitare.In aiuto di tutti gli utenti la facilità del numero da selezionare è difatti il 112. Sarà sufficiente fare questo numero per passare la richiesta di emergenza nel caso, ad esempio, di ladroni in casa, o del divampare di incendi o per un aiuto sanitario. Resta da comprendere come sarà organizzata la centrale d’amministrazione dell’intero apparato che dovrà raccogliere e suddividere le richieste di aiuto in base all’intervento che dovrà venire effettuato.
La nuova norma poteva passare in silenzio ma diventata legge a seguito del sì da parte senatoria.
Numeri che le mamme ci hanno inculcato nella testa fin da piccolini vanno ora nel dimenticatoio. Come un highlander, ne rimarra solo uno, ed è toccato al 112.
E’ difficile ricordarsi delle cose ma ancora più difficile è cancellarle. La parte inconscia della mente impiega un nanosecondo per recuperare informazioni che sono installate da anni, invece costerà tempo ricordarsi dell’unificazione totale al 112. Insomma per semplificare si rischia di complicare la frittata.
Per non parlare degli operatori che dovranno aggiornarsi e tutto un sistema di smistamento che dovrà essere attualizzato il prima possibile.
Il 112 apparteneva ai carabinieri mentre la sanità era nelle mani delle regioni. Quindi come verrano a organizzarsi organismi così differenti tra loro? Alle istituzioni l’arduo compito. Perlomeno, se le cose dovessero essere complicate all’inizio, avremo la scusante che la normativa è europea, e da tempo l’Europa aspettava che ci adeguassimo.
Sarà possibile adattarsi a un cambiamento così radicale dopo 20 anni di 118?