Gastone Pagni, un libero professionista di Arezzo, è morto dopo un mese di agonia per un’emorragia cerebrale che lo ha portato al coma e dopo un mese alla morte.
Gastone Pagni era ricoverato all’ospedale aretino, ma è mancato all’affetto dei suo cari a seguito di più un mese di sofferenze. Al giorno d’oggi nel corso dei funerali è giunto il provvedimento della procura che ha chiesto l’esecuzione dell’autopsia.
Il dottore cinquantacinquenne, Gastone Pagni, è deceduto in clinica ad Arezzo, quaranta giorni a seguito di una scarica di botte all’interno della sua stessa abitazione. Ora gli inquirenti stanno investigando per il delitto e mirano a incontrare gli assassini.
Gastone Pagni, figlio di un noto primario venuto a mancare qualche tempo fa, era stato trovato il 9 luglio in agonia in casa sua in via del Saracino nel centro storico aretino. A dare l’allarme era stato un amico che non riusciva a contattarlo da diversi giorni.
Ancora ignoto il movente che avrebbe mosso gli assassini al terribile pestaggio
Il 9 luglio passato, Pagni era stato incontrato da pompieri e dal 118 in agonia in casa sua. Con urgenza è stato trasferito alle Scotte di Siena, poi Pagni è stato assistito nell’ospedale Aretino. Ma ieri, per i traumi riportati, è morto dopo diverse settimane di sofferenza e terribile agonia.
L’autopsia è stata disposta, come atto dovuto, dalla procura aretina, al fine di verificare le reali cause della morte. La disposizione è stato presa dalla Procura aretina sul finire dei funerali, nello stesso attimo in cui la salma stava per essere portata al tumularsi al camposanto di Radicofani, così, il trasferirsi dei resti mortali è stato infranto per consentire il trasferimento della salma per l’esame autoptico.