Da Roma a Milano, da Trieste a Siracusa, “Coppie in attesa” esibisce la nostra Penisola che muta con l’attesa e la nascita di un figlio. Eleonora Andreatta, direttore di Rai Fiction, afferma che con questa trasmissione il racconto sociale si arricchisce di un nuovo linguaggio: la vita di tutti i giorni di coppie, molto differenti tra loro, ma unite da un compito tradizionale, amalgamate in una struttura tipica della fiction. La televisione continua l’esplorazione delle famiglie in un momento magico e fragile come quello dell’arrivo di un figlio, rivolgendosi a tutto il spettatori, e nello specifico alle fasce più giovani”. Un diario intimo, emotivo e persino simpatico del periodo della gravidanza.
Angelo Teodoli, Direttore di Rai2, afferma che questa trasmissione incrementa la proposta della Rete che continua a mettere alla prova programmi innovativi e nuovi linguaggi rivolgendosi a famiglie giovani, con l’obiettivo di effettuare una tv generalista moderna. L’appuntamento, che Rai2 offre in in un 1° serata, farà riscoprire, in un reality di racconti tra gioie, pregiudizi, cambiamenti e problemi nel diventare padri e madri”.
Simona Ercolani, produttrice esecutiva dice di essere molto grata alla RAI per aver condiviso il progetto che sperimenta la docufiction con trame intersecate, 8 coppie che affrontano la nascita di un figlio. Dal giorno dell’inseminazione, per una coppia che ha intrapreso il cammino della fecondazione omologa. Otto famiglie, otto racconti molto differenti tra loro, accumunati dall’autenticità, da momenti di gioia e conflitti. “Coppie in Attesa” è persino un’investigazione su come sia e cosa significhi diventare genitore in un zona con una nascita molto bassa. Emerge una nuova figura di papà, lontano dagli stereotipi: un papà più consapevole del ruolo che lo attende e con una enorme voglia di essere presente”.