Grillo contesta che la gente fa bene a essere infuriata e che se vogliono prendersela con lui che lo facciano, perché con qualcuno bisogna sfogarsi.
E’ la sua città e, per questo, si sente con la coscienza a posto.
Grillo afferma di aver portato lui i giornalisti nei quartieri più devastati dall’alluvione e si erge quindi a paladino mediatico.
“Non sono qui per fare passerelle”. “I giornalisti li ho portati io – ha continuato – qui altrimenti qui non c’era nessuno, una larga parte di colpe è della stampa che non fa il suo lavoro”.
L’attenzione ai problemi strutturali di Genova e di diverse altre città italiane colpite dall’alluvione, si sposta quindi sulla polemica e sulle contestazioni con Grillo al centro.
Tutta colpa di Grillo è il titolo della puntata di questa sera di Servizio Pubblico, in onda su LA 7 alle 21:10.
Il clamore mediatico delle contestazioni a Grillo ha cancellato le responsabilità della politica sui danni provocati dall’alluvione oppure anche Grillo è ormai percepito come un elemento del sistema?
Nel frattempo si aggiungono altre polemiche che riguardano i membri della scorta improvvisata di Grillo, dove un componente sembra essere tra i responsabili di comportamenti violenti avvenuti a Genova.
il Movimento 5 Stelle si dissocia da tutti i comportamenti violenti avvenuti durante la visita di Beppe”. “la violenza non è nel dna del Movimento 5 Stelle e agli operatori coinvolti va la nostra solidarietà e li invitiamo anzi a denunciare i fatti”.