Ospiti: Luca Cianferoni, avvocato di Totò Riina, Claudio Martelli, ex ministro della Giustizia, Marco Travaglio e Sabina Guzzanti
Il ricatto è quello di cosa nostra allo Stato.
L’ex consigliere giuridico del Quirinale Loris D’Ambrosio , nel giugno 2012 scrisse una lettera a Napolitano dicendo: “Non ho mai esercitato ingerenze o pressioni che potessero favorire il senatore Mancino. Lei sa di ciò che ho scritto anche di recente su richiesta di Maria Falcone. E sa che in quelle poche pagine non ho esitato a fare cenno a episodi del periodo 1989-1993 che mi preoccupano e fanno riflettere”
Sarà ospite anche Sabina Guzzanti che interverrà sulla trattativa.
L’esclusiva sarà su Gaspare Spatuzza, il pentito che ha fatto luce sulle stragi del 1992 e vive nascosto in una casa protetta.
Spatuzza, a causa delle sue rivelazioni è costretto a vivere in una località segreta dove passa il tempo a leggere e studiare.
Il pentito ha accettato la richiesta di Servizio Pubblico di scrivere una lettera dove chiede perdono alla sua città per i delitti commessi e un invito alle istituzioni affinché facciano chiarezza e quindi giustizia su quel triste e drammatico periodo.
Un’altra intervista esclusiva di Sandro Ruotolo al pm di Palermo Nino Di Matteo a margine della deposizione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel processo sulla presunta Trattativa Stato-Mafia: “Nella sua testimonianza il Presidente Napolitano ha detto chiaramente che la percezione più immediata fu quella della riconducibilità di quegli attentati ad una strategia dell’ala corleonese di Cosa Nostra per porre lo Stato di fronte ad un aut aut, ha utilizzato questa espressione il Presidente Napolitano” racconta Nino Di Matteo “o l’alleggerimento della repressione antimafia oppure il prosieguo della attività stragista con l’intento di destabilizzare le istituzioni repubblicane”