se vuoi che venga fatto qualcosa, chiedi ad una donna!” (Margaret Tatcher)
Una frase così diretta non poteva che venir espressa da una donna, tanto determinata da essere apostrofata come “Lady di ferro”. Tuttavia, l’espressione è adatta a celebrare l’ 8 Marzo più di certi motteggi, sdolcinature o improvvise galanterie di cui amiche, colleghe, sorelle e conoscenti varie diventano, per la ricorrenza, bersaglio inerme. Data in cui quasi tutti(gli uomini) si sentono in “dovere” di tirar fuori qualcosa di ispirato o di molto spiritoso nei confronti del gentil sesso. Al di là di inevitabili contraddizioni e qualche polemica, non è che aforismi e celebri frasi poetiche non ci lusinghino…anzi!
La “Festa della Donna” vale come segno di rispetto verso “l’altra metà del cielo”, anche se in quella volta celeste non sempre il sole è stato splendente. Non dimentichiamo che gli albori della nostra celebrazione riconducono all’8 Marzo del 1908, quando negli Stati Uniti un gruppo di 129 operaie tessili, rinchiuse a chiave nello stabilimento per aver scioperato, morì tra le fiamme di un incendio doloso.
Oltre a quel tragico, esecrabile evento, “La giornata internazionale della donna”(denominazione originale), fin dal 1910, ha sempre avuto lo scopo di ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche delle donne. Insieme alla condanna delle violenze e delle discriminazioni subite da molte, da troppe.
Si sa che con il passare del tempo la festa ha cambiato la sua connotazione d’origine, assumendo spesso valenze consumistiche. La cosa importante è però che ogni festeggiamento rimanga nel buon gusto. Mi raccomando.
E se noi celebrassimo insieme, dedicando un profumo mirato alle varie sfaccettature della moderna femminilità? Per trovare il profumo più giusto per ognuna suggerisco di fare un salto da Olfattorio-Bar à Parfums. Un bar? Certo, uno spazio speciale dove si possono centellinare fragranze rare e di nicchia, offerte in modo singolare. Difatti la degustazione è imperniata su inediti calici tipo flûte-champagne che sostituiscono le classiche mouillette. Con il naso in full immersion brindo alle mie sorelle con le proposte scelte da Morena Musi, la nota make up artist. Questa volta nel ruolo di “barista” d’eccezione.
Romantica-Appassionata-Sensuale
Per una femminilità delicata e romantica c’è Violetta di Penhaligon’s. Una eau de toilette dove la mammola gioca a nascondiglio nel sottobosco di note agrumate e legnose. La fragranza, morbida e cipriata, riflette la misteriosa bellezza del fiore amato da Liz Taylor. Ricordava la magia dei suoi occhi… viola.E se la rosa rossa è il fiore del romanticismo per antonomasia e messaggera d’amore, eccola sacrificata in un bagno di champagne per creare un profumo di passione. Cuore di rosa damascena, arricchito dalla voluttà del chiodo di garofano su una base di cedro e vetiver. Si tratta di Dom Rosa, appartenente a Les Liquides Immaginaires.
Il temperamento della nostra musa si fa più acceso e passionale che mai. Ecco una donna gioiosa, amante di tutti i piaceri della vita, compresi quelli spirituali, ma sempre con un po’ di impertinenza. Il suo profumo, Sèville à l’aube (L’Artisan Parfumeur), richiama l’effluvio degli aranceti in fiore, l’incanto degli incensieri e i sentori delle candele di cera che ardono nel contesto di una cerimonia andalusa, durante la Settimana Santa. Sacro e profano: le note frizzanti della linfa verde e degli agrumi si mescolano a quelle ambrate e resinate, terminando con un eco di lavanda di Spagna.
Intellettuale-Dinamica-Giramondo
Sei un tipetto dinamico? Allora preparati ad essere stregata da un delizioso vortice che ti si confà. Difatti Deliria, sempre by L’Artisan Parfumeur, è un folle contrasto tra note metalliche, l’ebbrezza del rhum e aromi gourmand come mela caramellata e zucchero filato. Il tutto unito in una nuvola impalpabile e inebriante.
Arriva Volutes e, come tutte le eau de toilette Diptyque, narra di viaggi, di incontri ed emozioni che si respirano nei luoghi esotici ove nascono. Questa volta ci troviamo su una nave in rotta da Marsiglia a Saigon con scali da nomi ammalianti: Porto Said, Gibuti, Singapore… Così la narrazione olfattiva lega il tutto in intense volute di tabacco dalle scie fruttate, fiorite, aromatiche. Poi pepe rosa e nero, cannella e zafferano aggiungono ulteriore energia e si intensificano pure i sogni di orizzonti sempre più lontani.
Una risposta a Profumo di donna