Siamo nel periodo di transizione tra il severo e ambizioso tempo del Capricorno e il gelido, strambissimo e imprendibile Aquario. E’ uno scontro tra titani quello che affrontiamo. Anche interiormente. L’inverno, come stagione di raccolta, sacrificio e attesa è trafitto dall’incedere della luminosa primavera che porta vento e regala le prime voglie di aria libera. Proprio gli ultimi giorni di Gennaio, chiamati della merla e passati alla storia per essere i più freddi dell’anno, invitano alla riflessione. Un ciclo finisce e uno ne inizia. Ma sempre più velocemente. E qui sta il punto. La velocità.
Noi, esseri di quest’azzurrissimo pianeta gettato in un cosmo che non possiamo definire, non siamo nati per la velocità. Ma per seguire i ritmi ciclici della natura. Con calma e osservando. Purtroppo, succede il contrario. Intrappolati dentro un corpo che ci tradisce, lo tradiamo a nostra volta e il risultato che ne esce si chiama confusione. I tempi sono curiosi poi. La tecnologia avanza a tutto gas. Noi, pare, indietreggiamo.
Non dovremo mai dimenticare che siamo un tutt’uno, vivente, in continua trasformazione, fatto della stessa materia cosmica. Figli delle stelle? Sì, direi. Soprattutto se si tratta di stelle comete. Nelle loro code luminose si trovano molti elementi chimici presenti sulla terra che generano la vita. Sì…la famosa vita.
Mai come in questo inizio d’anno, sembra, che tutto proceda all’indietro. Non si conclude nulla in politica, notizie sempre più violente sia in televisione che sui giornali, tantissime persone ridotte a tagliare le spese per sopravvivere. E la chiamiamo vita?