Ammetto che ero a digiuno, e parecchio, di programmazione televisiva. Iniziai a girare canale per canale come si fa nelle sere più esaurite. Vidi tantissime luci, tantissimi colori, gambe e visi tutti uguali e tantissima pubblicità. Mi prese la noia. Non mi diedi per vinto e rimasi sul terreno di battaglia.
Maria, Bruno, Barbara, Michelle … Michelle, Barbara, Bruno, Maria…così per tutta la sera. Come l’ultima volta che l’avevo accesa. Circa cinque anni prima. I soliti musi. A volte irriconoscibili. Mi chiedevo: ma chi è?
Mi prese un gran mal di testa. Le voci sguaiate e stridule, le luci televisive accecanti o così soffuse da far strabuzzare gli occhi per vedere almeno le ombre, le continue interruzioni… Spensi l’apparecchio. E pensai.
C’è qualcosa che non va in televisione. Tutti urlano, gesticolano, mostrano trentadue denti o chiedono lavoro e comprensione televisiva. Stanchi, depressi, agguerriti e delusi.
Ma il povero spettatore? Qualcuno si accorge che ci sono esseri umani dall’altro capo del televisore? Sembra, a mio avviso, di no.
I divi nostrani sono tutti concentrati su sé stessi. Si partorisce il lunedì e il mercoledì si torna in tv. Ci si ammazza di parole e insulti e si va a mangiare la pizza tutti insieme dopo la trasmissione. Si sfornano talenti canori come il prestinaio sforna i cornetti cremosi la mattina.
C’è proprio tutto in questa televisione d’inizio 2014. Tutto, meno una cosa: l’ironia. E le sere di gennaio intanto passano. Fredde e buie. E per il povero telespettatore niente di frizzante all’orizzonte.
Una risposta a A.A.A. Cercasi Tv