Piéce teatrale di Cristina Comencini, ispira un film commedia dalla parte dell’umanità femminile. Due mondi, due generazioni a confronto sui fatti della vita, sull’amore, sull’uomo. Quattro donne mamme e mogli e le loro quattro figlie poi, si confrontano, discutono, affrontano se stesse e si raccontano.
Gli uomini sono sottintesi, non compaiono mai, esistono solo attraverso le parole delle loro donne, unico motivo di insofferenza femminile. Due partite coinvolge e avvolge nelle sue discussioni qua e là interrotte, nelle confessioni e conversazioni, e nel quale il montaggio è quasi invisibile.
Sono le donne uniche protagoniste e i loro sogni di libertà, sogni di coraggio nell’affrontare la realtà e decidere senza troppo pensare. I tempi sono diversi, il luogo è lo stesso per dar vita alla tragicommedia della vita di ognuna di loro, madri e figlie che raccontano fatti privati e sofferenze personali. Alla comicità è affidato il senso pù duro della loro esistenza, la rabbia di vivere come non si vorrebbe, e l’incapacità di agire cambiando il proprio cammino.
Regia di Enzo Monteleone. Con Margherita Buy, Isabella Ferrari, Marina Massironi, Paola Cortellesi, Carolina Crescentini. Valeria Milillo, Claudia Pandolfi, Alba Rohrwacher