Il lavoro è uno dei più gravi sintomi della condizione economica italiana. La politica e i sindacati non sono ancora riusciti a dare lo stimolo e le riforme necessarie per rilanciare il mercato lavorativo. Inoltre non riescono a parlare un linguaggio comune che riesca a evitare gravi conflitti come quello avvenuto in Fiat tra Fiom e Marchionne.
Un altro esempio è lo scontro tra il comune di Milano e Dolce e Gabbana dopo la frase dell’assessore D’Alfonso “Niente spazi comunali agli evasori celebri“. Si tratta di vera evasione oppure il fisco si sta accanendo sulle parti più sane del Made in Italy?
Un altro sintomo sono le piccole aziende che così come nascono, nel giro di poco tempo sono destinate a una morte asfittica, nella più generale indifferenza.
Le vittime di questo meccanismo desolante sono i giovani, appena laureati che possono solo pensare a un lavoro occasionale per raggranellare un po’ di denaro, accantonando progetti futuri e duraturi.
Tra gli ospiti in studio con il conduttore Nicola Porro: l’ex ministro dell’economia Giulio Tremonti, Maurizio Landini segretario generale della Fiom Cgil, l’economista Giulio Sapelli e il corrispondente dell’emittente tedesca NTV Udo Gumpel.
L’intervista finale della trasmissione sarà con il Presidente della Banca Monte dei Paschi di Siena, Alessandro Profumo. L’ex amministratore delegato di Unicredit, ha il difficile incarico di rimettere in piedi, dopo i recenti scandali, l’istituto di credito più antico del mondo.