Marina Abramovic – The Artist Is Present
Marina Abramovic è un’icona della performance art. Come nello yoga, l’artista spinge il proprio corpo a incontrare i propri limiti e a cercare di rompere le barriere imposte. Uno stato mentale che porta la parte fisica a raggiungere stati a cui, normalmente non arriverebbe.
La Abramovic è nata a Belgrado nel 1946 e si è trasferita ad Amsterdam nel 1976 dove ha incontrato il performer tedesco Ulay che è poi diventato il suo compagno nella vita e nel lavoro.
Marina Abramovic – The Artist Is Present è un documentario di Matthew Akers che racconta l’artista durante la preparazione della retrospettiva che le ha dedicato il Moma (Museum of Modern Art di New York)
A 60 anni la Abramovic è instancabile nella preparazione insieme al compagno Ulay.
Dal 14 marzo al 31 maggio, Marina Abramovic è rimasta in una sala vuota sotto osservazione del pubblico, seduta immobile per 6 giorni da quando apriva il museo fino alla chiusura, ospitando uno per volta lo spettatore/osservatore nella sedia posta a lei di fronte.
L’artista viene ripresa in uno stato che assomiglia al nulla. Il fulcro della performance diventa il mettersi completamente nella mani del pubblico in modo da essere vulnerabile e attacabile.
Marina è la regina della body-art che usa il suo corpo come mezzo per la narrazione del suo Paese, della sua famiglia e del dolore della guerra.
Marina non è nuova a questo tipo di performance. In una galleria di Napoli, nel 1974, l’artista è arrivata vicinissimo dall’essere uccisa, in balia di un pubblico che poteva seviziarla con 72 oggetti messi a disposizione da lei stessa, da una piuma a una rivoltella carica.
