Ottavia De Luise scomparve da Montemurro in basilicata, provincia di potenza il 12 maggio 1975. Più volte è stata messa in risalto l’omertà dei paesani e anche i resti ritrovati in un pozzo, che inizialmente si pensava potessero appartenere alla bambina, si rivelarono una falsa pista.
Federica Sciarelli lancerà quindi un appello affinchè il caso non si chiuda e si possa trovare un nuova pista per le indagini.
Il tribunale ha già archiviato il caso. La posizione di A.R., l’unico indagato è stata archiviata dal gip di Potenza, Rosa Larocca, su richiesta del pm titolare dell’indagine, Sergio Marotta.
Un fienile era stato abbattuto e vasti terreni setacciati dopo che il fratello di Ottavia aveva ricevuto una lettera che diceva che la piccola era stata violentata, uccisa e sepolta in periferia di Montemurro in un terreno di proprietà di A.R.
Ottavia, il 12 maggio 1975, stava giocando con la cugina in paese per poi allontanarsi un attimo e scomparire nel nulla. Dalle indagini era emerso che la bambina veniva abusata da anziani del paese in cambio di soldi ma la morale dell’epoca non permetteva che lo scandalo emergesse. Per la morale dell’epoca, infatti era la bambina a essere ritenuta colpevole di entrare in casa di maschi estranei.
L’ultima persona che la vide viva fu una signora che la vide dirigersi in una masseria del luogo.