Di Paola Federici
Ieri, 29 maggio 2013 anche Franca Rame se n’è andata. Nella sua casa milanese a 83 anni. I soccorsi del 118, chiamati dai familiari dell’attrice, ormai inutili. Franca Rame era malata da tempo.
In questi mesi il mondo dello spettacolo sta sommando lutti importanti: dopo i cantanti Little Tony l’altro ieri e Georges Moustaki una settimana fa, in gennaio Mariangela Melato, ma di recente anche Franco Califano ed Enzo Jannacci.
Siamo abituati a pensare Franca Rame come attrice, nel sodalizio di una vita col marito Dario Fo, come attrice di un teatro che ha portato la satira sociale e politica sui palcoscenici italiani e internazionali. Non tutti sanno che era anche una scrittrice, soprattutto di testi teatrali , come non ricordarsi quelli in difesa delle donne nel periodo dei movimenti femministi degli anni 70? Splendide le sue interpretazioni di “Tutta casa,letto e chiesa” e “Grasso è bello”, e ancora “La madre”.
La sua vita è stata dedicata completamente al teatro, ancor prima di sposare Dario Fo nel 1954, era figlia d’arte, proveniente da una famiglia di Parabiago di antiche tradizioni teatrali. Nel 1950 lavorava già con Marcello Marchesi.
Poi, per 60 anni col marito e la Compagnia fondata da loro “Dario Fo-Franca Rame” otterrà grandi successi, col loro teatro sociopolitico e , coi propri testi, in difesa dei diritti delle donne.
Le polemiche non sono mai mancate a seguito dei suoi spettacoli, soprattutto quelli per la Rai, perché gli sketch, interpretati dalla Rame e da Fo, avevano sempre un taglio legato ai problemi della vita reale: per esempio quando alla trasmissione televisiva Canzonissima del 1962, diventano un caso nazionale denunciando i problemi di sicurezza nell’edilizia, quando erano molti i muratori a precipitare dalle impalcature, o i problemi legati alle malattie professionali. Per la prima volta in tv si parlava di mafia, sciopero, morti bianche. Il successo di pubblico fu grandissimo, anche se la tv nazionale imponeva tagli ai loro spettacoli, finchè la Rame e il marito decisero di annunciare la sospensione dei loro spettacoli a causa della censura che veniva loro imposta.
Lo smacco fu enorme per la Rai, perché tutti gli artisti cui era stato chiesto di sostituirli rifiutarono. Per un periodo la Rame e Fo furono messi sotto scorta della polizia.
Chi ha vissuto quegli anni si ricorderà della triste vicenda che nel 1973 rappresentò il grande dramma nella vita di Franca Rame, che venne rapita e violentata da esponenti dell’estrema destra. Dopo il danno la beffa, quando il procedimento penale, dopo essere stato trascinato per 25 anni, giunse alla sentenza definitiva con la prescrizione del reato.
Nel 2006 , l’attrice decide di partecipare alla politica attiva, con l’Italia dei Valori. Viene eletta senatrice, ma nel 2008 non condividendo gli orientamenti governativi, decide di abbandonare.
Nel 2009 esce la sua autobiografia “Una vita all’improvviso”, dalla quale nasce uno spettacolo teatrale, andato in scena con Dario Fo nello stesso anno a Milano. Nell’aprile del 2012 è colpita da ictus, dal quale non si era più ripresa.