Due ordigni sono esplosi, a 12 secondi l’uno dall’altro, ieri sera sul traguardo della maratona di Boston.
Il Presidente Barack Obama ha tuonato: “Troveremo chi ha fatto questo e scopriremo perché l’ha fatto!”
Purtroppo sono già tre le vittime, compreso un bambino di 8 anni, oltre a 130 feriti , 20 dei quali in condizioni critiche. A molti sono già state praticate diverse amputazioni.
Sono ancora oscure le motivazioni che hanno portato a questo ennesimo atto terroristico che richiama alla memoria l’attentato alle torri gemelle di New York.
Il mostruoso attentato è stato attentamente pianificato e coordinato per colpire i 23.000 partecipanti e le migliaia di spettatori.
Le due bombe, artigianali, erano state piazzate nei cestini della spazzatura vicino al marciapiede e fatte brillare con un telecomando a distanza.
L’immagine simbolo è quella di un 78enne, che dopo essere stato scaraventato a terra dallo spostamento d’aria, si è rialzato e ha tagliato il traguardo.
Nel frattempo è stato perquisito un appartamento in periferia, nel quartiere di Revere. Alcuni media americani sostengono che l’appartamento sia in relazione con uno studente rimasto gravemente ferito nell’esplosione e che pare essere un sospetto.
Gli inglesi non si lasciano intimorire dai terroristi. Scotland Yard e il sottosegretario allo Sport, Hugh Robertson, hanno confermato che si correrà settimana prossima la maratona di Londra, con misure di sicurezza rafforzate.