“Non avevo mica paura di sentire quello che diceva Berlusconi, avevo più paura di quello che dicevo io.
Il Pd , vuole il cambiamento, tutti vogliono cambiare me.”
Sono passati 44 giorni dalle elezioni, il 18 aprile verrà scelto il nome del nuovo Presidente e
intanto le camere sono occupate dal Movimento 5 stelle che vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che le commissioni parlamentari non sono ancora state formate.
Molti sono gli invitati di questa puntata. Il primo a prendere parola è Davide Serra, in collegamento da Parigi:
“La situazione in Italia è surreale. Ogni giorno perdiamo di competitività e la colpa è di una classe dirigenziale che non ha capito che il mondo è cambiato. Gli investitori quando guardano all’Italia scuotono la testa per la perplessità.
Se immaginiamo il mercato globale come un campionato di Serie A, fino a qualche anno fa c’erano 12 squadre. Oggi invece i Paesi in grado di partecipare sono aumentati e invece di 12 ci sono 1200 squadre e tutte vogliono competere e vincere.”
Landini, segretario generale FIOM/CGIL: “Non c’è più tempo per aspettare, ogni giorno chiudono aziende, tanti giovani se vanno dal nostro Paese, anche chi lavora è povero perché non riesce a vivere con quello che guadagna. Dobbiamo intervenire sulle ragioni che hanno prodotto questa crisi. Abbiamo i livelli di precarietà più alti. Gli investimenti pubblici e privati sono tra i più bassi in Europa.
Dobbiamo investire su un nuovo modello di produzione.”
Anna Maria Artoni, imprenditrice: “I politici oggi non stanno facendo altro che una tattica per capire come posizionarsi, mentre falliscono 1000 aziende al mese. E’ una situazione drammatica e paradossale perché abbiamo delle straordinarie opportunità ma non abbiamo una prospettiva, perché non sappiamo dove saremo fra due anni. Siamo un vagone staccato da un treno che corre.”
Pierluigi Battista, corriere della sera: “le ultime elezioni hanno decretato un governo che da bipolare è diventato tripolare dove nessuno ha vinto veramente le elezioni. Non è un problema del sistema elettorale. Il Paese è spaccato in tre e ha dato origine a tre forme politiche.
In realtà stiamo solo aspettando il 18 aprile. Perché tutti sanno che il nuovo Presidente della Repubblica, durerà 7 anni mentre non sappiamo quanto potrà durare una coalizione di governo.”
Roberto Speranda, PD: “Per eleggere il Presidente della Repubblica ci vogliono i due terzi delle camere, quindi è necessario trovare delle soluzioni condivise. Non si parla di governo ma di Presidenza della Repubblica. Di questo hanno discusso oggi Berlusconi e Bersani nell’incontro di oggi.”
Vandana Shiva: “Il cambiamento a cui stiamo assistendo non si limita all’Italia ma è un cambiamento del sistema economico globale, con leggi che sono scritte dalle aziende. Bisogna riportare le persone all’interno del quadro. Ci dev’essere di nuovo un approccio dal basso.”
Giovanni Toti, Direttore Tg4: “l’M5S ha una vocazione rivoluzionaria. Non vuole modificare il sistema ma raderlo al suolo. Le scelte del PD e del PDL coincidono per molti aspetti: abolire l’IMU, ridurre i costi della politica, riformare la legge elettorale. Non capisco perché ci si ostini a evitare un confronto.”
Martin Schulz, presidente del parlamento europeo. L’italia è un Paese eccezionale e prima che il governo prenda delle decisioni deve è vedere bene cosa vogliono gli stessi cittadini dal prorpio governo. Come dare lavoro ai giovani, come investire. L’Italia ha bisogno di un governo stabile, è la terza economia più grande d’Europa. Gli italiani si devono chiedere come dare giustizia sociale, come dare un programma di credito alle piccole e medie aziende. Tutti i partiti che hanno avuto un risultato alle elezioni devono occuparsi della mancanza di crescita economica.”
E’ evidente che ci troviamo in una fase di stallo che rimarrà tale, almeno fino a quando non verrà eletto il nuovo Presidente della Repubblica il 18 aprile. Sperando che le classi politiche siano in grado di eleggere un Presidente che possa garantire un dialogo tra le parti politiche.